Voglio parlarvi di questo libro a cui sono molto legata e che mi accompagna da sempre, perché é base della mia formazione scientifica, ma, soprattutto, perché s’intreccia profondamente allo yoga raccontando in maniera rivoluzionaria, per l’epoca, cosa siamo noi : energia.
Fritjof Capra é un fisico che in questo libro, del 1974, analizza le analogie tra la fisica e le varie filosofie mistiche orientali. Nonostante l’argomento, la lettura risulta accessibile a tutti, ed è meravigliosamente interessante sotto moltissimi punti di vista. Ci porta a ragionare sulla nostra vera natura in un viaggio in cui sia credenti che scientifico-razionali, arrivano allo stesso punto percorrendo strade solo in apparenza differenti.
Lo yoga è una pratica che centra l’attenzione sull’energia dell’individuo e dell’universo, che con il pranayama ci aiuta a controllare il Prana, quel flusso vitale parte più sottile del respiro. L’energia é ovunque, dentro e fuori di noi, e con le nostre azioni ed i nostri pensieri l’attiviamo continuamente trasformando noi stessi e ciò che ci circonda. Saggezza dell’antico oriente e principi della fisica quantistica convivono in una perfetta armonia, tanto che possiamo individuare grande sintonia tra le scoperte scientifiche dell’uomo e le sue aspirazioni spirituali. L’unità con il tutto e l’interdipendenza di tutti i fenomeni sono il fulcro dello yoga, che cerca di ristabilire la connessione con noi stessi per aprire il nostro sguardo ad una relazione profonda con tutto l’universo, che é anche parte di noi.
Ripristinare il contatto con noi stessi genera un rapporto più intenso e completo con la natura, ci permette di sentire la nostra energia e di riappropriarci di una sensibilità verso tutti gli altri esseri viventi che condividono con noi lo spazio in questo viaggio terreno. Il lavoro di Capra riunifica la nostra parte più scientifica con quella più spirituale azzerando il conflitto tra le due attraverso una via che raggiunge il cuore.
Yoga significa proprio Unione.